Difendiamo la Vivaio (2018)

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Dopo il successo della mobilitazione d’inizio 2018, a che punto siamo ? 

Il 16 giugno 2017, il Comune di Milano aveva pubblicato un progetto di ridimensionamento che prevedeva l’accorpamento amministrativo della scuola di via Vivaio nel l’istituto Omnicomprensivo Corridoni.

La scuola e l’Associazione dei Genitori hanno immediatamente avviato un dialogo con il Comune ai fini di portarlo a riconsiderare il progetto di accorpamento, dopo il parere negativo espresso dal Direttivo dell’Assocazione, dal Collegio dei docenti e dal Consiglio d’Istituto.

L’Associazione Vivaio ha quindi organizzato una petizione e nell’arco di poche settimane, ha trasmesso al Comune di Milano oltre 1100 firme a sostegno dell’indipendenza della scuola di via Vivaio.

firme 20 ottobre

Il 23 ottobre 2017, si è adunata la Commissione Educazione del Comune di Milano, per presentare le sue conclusioni relative al progetto di ridimensionento scolastico.

Sentita la Commissione, il Consiglio Comunale ha deliberato di sospendere il progetto di accorpamento della scuola di Via Vivaio nell’ istituto Omnicomprensivo Corridoni.

Il Comune ha però chiesto alla scuola di via Vivaio di proporre un piano alternativo, coerente con i criteri dimensionali indicati dal ministero – ovvero un piano tale da raggiungere un comprensorio di ca 600 alunni. 

A Giugno 2018, il Consiglio d’Istituto ha pertanto autorizzato la creazione, per l’anno scolastico 2018/2019 di una quarta sezione della S.M.S. Vivaio. Inoltre, il Consiglio d’istituto ha autorizzato la Dirigente Scolastica a deporre un file preliminare avente per oggetto la creazione di un liceo musicale entro l’anno scolastico 2020/2021.

2 risposte

  1. Riccardo Picciotto ha detto:

    Pur Conoscendo la Vivaio solo da questo settembre ne apprezzo il valore specifico ed il suo progetto che alunni e genitori condividono

  2. Pietro ha detto:

    La scuola media di via Vivaio deve continuare ad esistere ed il suo modello diffuso perché oltre a fornire istruzione vuole formare cittadini aperti e consapevoli.
    Diffondiamo i modelli di servizi pubblici positivi ed estendiamoli invece di soffocarli.

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