Didattica ai tempi del coronavirus: se ne è parlato al Consiglio di istituto del 24 marzo.
Si è svolta il 24 marzo 2020 una seduta in video-conferenza del Consiglio d’Istituto della nostra scuola che aveva l’obiettivo di fare il punto sulla situazione di emergenza e le relative azioni messe in atto dalla scuola.
Abbiamo parlato al telefono con il Presidente del Consiglio d’Istituto, Silvio Curioni, papà di una ragazza di 1A, per farci illustrare gli aspetti più rilevanti dell’incontro.
Come sapete, dalla scorsa settimana è attiva una piattaforma, Webex, che permette ai nostri ragazzi di usufruire di alcune ore di lezione ogni giorno. Abbiamo chiesto a Silvio: qual è stato il percorso che ha portato la scuola a scegliere questa piattaforma? “Si è trattato di un grande lavoro di squadra, portato avanti da genitori, insegnanti e dirigente: alcuni genitori con competenze tecniche specifiche si sono messi a disposizione, hanno individuato la piattaforma da adottare (la scelta della piattaforma Webex Cisco-IBM è stata fatta anche perché abbiamo un gruppo di genitori della scuola che lavorano in IBM e che possono eventualmente intervenire), vi hanno dedicato il loro tempo, sperimentando e facendo simulazioni varie, producendo infine un manuale ad hoc per la nostra scuola; successivamente lo hanno condiviso con un gruppo di insegnanti, che a loro volta lo hanno condiviso con tutti gli altri. In contemporanea, grazie al questionario fatto girare dalla scuola, è stato possibile individuare i casi di famiglie che non possedevano pc o tablet per seguire le lezioni online, e l’Associazione genitori ha acquistato e donato i device necessari.” Insomma, una catena di collaborazione e solidarietà che ha dato buoni frutti!
Silvio ha ricordato che è stato suo compito sottoporre a docenti e dirigente alcune criticità: “Nei giorni precedenti alla riunione avevo raccolto, grazie alla collaborazione dei rappresentanti di classe, una serie di segnalazioni su aspetti migliorabili, sia per la gestione della piattaforma Webex sia del registro elettronico. Tra queste, la necessità di uniformare le modalità di comunicazione delle consegne da parte degli insegnanti sul registro elettronico, la necessità di comprendere meglio come funzioneranno i gruppi classe a numero ridotto citati nell’orario e la possibilità di registrare le lezioni per i ragazzi che non dovessero riuscire a seguirle. Ho anche riportato la richiesta di alcuni genitori di spostare l’orario per evitare di iniziare alle 8.00 e quindi avere poi da gestire una giornata già molto lunga”. “Su questo ultimo tema” – continua Silvio – “la dirigente ha affermato che l’orario mattutino delle due ore “istituzionali” dalle 8 alle 10 ha permesso di risolvere i problemi legati alla connettività, anticipando l’orario di apertura degli uffici e quindi la maggiore congestione della rete, permettendo anche di liberare un “device” in orario utile per i genitori in smartworking (molte famiglie non hanno tanti pc o tablet quanti sono i componenti della famiglia stessa). Sulle ore di gruppo, ha spiegato che potranno costituire un tempo in cui riprendere alcuni argomenti, fare il punto didattico, ma anche uno spazio in cui poter accogliere meglio le situazioni personali dei ragazzi, in sottogruppi. In questi giorni ogni classe darà indicazioni su orari e composizione dei gruppi.”
E sul tema del registro elettronico? “La dirigente ha spiegato che nel corso dei consigli di classe appena svoltisi hanno insistito sulla necessità di uniformare le modalità di lavoro e di comunicazione, almeno all’interno della stessa classe, quindi le criticità dovrebbero risolversi a breve.”
Infine, sul delicato tema della didattica per i ragazzi con bisogni educativi speciali, sul quale erano state segnalate alcune necessità, Silvio ha sottolineato che, anche grazie al lavoro con l’Ufficio Inclusione dell’Ufficio Scolastico Regionale, si sta lavorando affinché i ragazzi acquisiscano una “routine”, allo scopo di rientrare in una dimensione più rassicurante. I docenti di sostegno hanno attivato le modalità di didattica alternativa, sia sul piano della somministrazione delle consegne sia su quello della comunicazione diretta alle famiglie, tranne nei casi in cui sono sorti problemi di tipo logistico/tecnico, in via di risoluzione. Per quanto riguarda gli educatori, si è dovuta attendere l’autorizzazione da parte delle cooperative per l’utilizzo degli strumenti video e modalità di didattica alternativa in contatto diretto con le famiglie.
Prima di salutarci, Silvio ci tiene a ribadire: “durante la riunione ho ricordato a tutti il ruolo chiave della scuola in questo momento difficile, ruolo che deve andare oltre la didattica, e dovrebbe riguardare in senso più ampio la vita dei nostri ragazzi, che privati della loro routine, si sentono soli e spaesati, specie i più piccoli e i più deboli, e potrebbero trovare anche nella scuola, oltre che negli affetti, una sponda accogliente”.
La scuola ha pubblicato sul sito un numero di telefono da chiamare in caso di necessità, che vi riportiamo qui: 351 9489263