Lettera aperta al Sindaco Giuseppe Sala e alla
Vice-Sindaco Anna Scavuzzo
Al Comune di Milano, che ha delineato l’ipotesi di un accorpamento amministrativo della scuola media di Via Vivaio con l’istituto Omnicomprensivo Corridoni, chiediamo un forte ripensamento.
Con questa scelta si unirebbero realtà scolastiche senza un vero denominatore comune, ed esiste il pericolo reale di incrinare irrimediabilmente la sperimentazione avviata da 40 anni in via Vivaio.
Questa scuola pubblica si fa carico di bisogni speciali, per questo la sua autonomia e dimensione più piccola rispetto agli standard si giustifica ed è anzi necessaria, nonché riconosciuta dallo stesso MIUR.
Con l’accorpamento verrebbero meno alcuni presupposti concreti, fondanti per la scuola Vivaio:
- essa non avrebbe più un Consiglio d’ Istituto, nessun luogo quindi formale di collaborazione e co-gestione tra docenti e genitori ;
- perderebbe il Collegio dei docenti distinto e omogeneo, formato da figure con expertise e un’attenzione forte e specifica alle differenti disabilità e alla didattica inclusiva ;
- perderebbe infine l’autonomia di organico, cioè il presupposto per mantenere la continuità didattica e contenere il turnover dei docenti, una criticità generale ma ancor più forte laddove si lavora accanto a numerosi ragazzi con disabilità e bisogni complessi.
Piccolo è bello, o semplicemente, a volte, è indispensabile per fare cose grandi!
Solo in un contesto raccolto, focalizzato, è possibile un progetto didattico educativo così forte e delicato.
Perché dunque mettere a rischio questa esperienza esemplare di scuola pubblica, laboratorio d’inclusione e di reale diritto allo studio ?
Servirebbero altre Vivaio, esistono altre eccellenti esperienze anche a Milano, ma c’è anche molto da fare. Al Comune chiediamo da una parte di sostenere, difendere l’autonomia e l’esperienza della scuola Vivaio, dall’altra di incoraggiare lo sviluppo di altre realtà analoghe preservando, portando insieme a noi una forte richiesta all’ufficio scolastico regionale: far nascere in diversi contesti della città nuovi piccoli grandi laboratori d’inclusione.
Francesco Togni
Presidente Associazione Scuola Vivaio