“Padri accudenti e madri post-moderne: il patriarcato non esiste più” Gustavo Pietropolli Charmet

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“Padri accudenti e madri post-moderne: il patriarcato non esiste più” Gustavo Pietropolli Charmet

16 aprile incontro dedicato ai nuovi adolescenti

Il patriarcato non esiste più, il mondo delle regole e della paura non appartiene più ai nostri figli, la figura del padre è cambiata, il padre è diventato un padre accudente. La madre, definita post-moderna, persegue obiettivi di affermazione personale e professionale, dedicando meno tempo ai figli, ma non meno energie. Il figlio viene gettato nella mischia fin da piccolo (asilo) e deve allenare ed esercitare sin da subito le sue abilità sociali e relazionali. Il rapporto con la madre si rafforza, guadagna qualità. La mancanza di un modello patriarcale (positivo per Charmet) smussa molto eventuali eccessi di aggressività nel figlio che in alcuni casi cresce con aspetti di fragilità. Le figlie viceversa sono molto più forti, indipendenti e con chiari obiettivi.


Questa è la fotografia tracciata da Gustavo Pietropolli Charmet durante l’incontro su “I nuovi adolescenti”, che si è tenuto il 16 aprile presso la sala Stoppani presso la Scuola Media Vivaio organizzato dall’Associazione Scuola Vivaio, nell’ambito delle iniziative dedicate alla genitorialità.

Quali sono i consigli del Prof Charmet ai genitori? la posizione dei genitori deve essere di massimo supporto e dialogo, evitando di manifestare sentimenti di tristezza (le mamme post moderne riprendano a sorridere) o di delusione (i padri) quando i figli sbagliano o falliscono. Charmet incoraggia il dialogo, fondamentale quando compaiono elementi di sofferenza, che spesso si manifestano con introversione e disordini alimentari. I padri sono fondamentali in questa fase di crescita, le attività a due (padre/figlio) sono di enorme beneficio per riuscire finalmente a parlare. Il ruolo stesso del padre è chiave nella fase della preadolescenza e adolescenza. Il suggerimento di Charmet ai padri è quello di riproporre il “viaggio con Papà”, per le madri un invito a mettersi in poltrona e “godersi il meraviglioso spettacolo dei propri figli che crescono e affermano la loro personalità”.

Nelle domande finali: Internet e la pornografia, i social e l’ossessione di apparire, le informazioni mordi-e-fuggi della rete, che allontanano dalla cultura, dallo studio.